La piena by Michael McDowell

La piena by Michael McDowell

autore:Michael McDowell
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: Horror, General, Fantasy, Sagas, Gothic, Fiction
ISBN: 9791255020653
editore: Neri Pozza Editore
pubblicato: 2023-01-15T23:00:00+00:00


La rivalsa di Oscar

A Perdido gli inverni erano miti, anche se quasi sempre, verso la fine di gennaio, c’era una gelata che durava circa una settimana. Invariabilmente, qualche anziana di colore che viveva in aperta campagna, in una baracca con le pareti fatte per lo piú di strati di vecchi giornali, soccombeva e veniva trovata morta dai bisnipoti, giunti a raccogliere le ultime noci pecan. Le mogli e le figlie dei proprietari delle segherie avevano la possibilità di ostentare per qualche giorno i loro cappotti di pelliccia. Ovunque scoppiavano tubature, e la gente restava seduta nelle cucine accanto alle stufe. Tuttavia, fatta eccezione per quell’unica settimana, in città ci si poté sedere in veranda tutto l’anno. E le temperature non furono mai tanto basse da impedire a Elinor Dammert di raggiungere la scuola remando sulla barchetta verde di Bray. Diventò un luogo comune commentare che la signorina era sensibile al freddo del fiume quanto i pesci che ci nuotavano.

In quell’inverno del 1920, il primo di Elinor a Perdido, l’intera città venne a conoscenza del patto fra Mary-Love e Oscar; ed era un accordo che tutti vedevano nella sua vera luce. In cambio della decisione di Oscar di rimandare il matrimonio di un anno (un periodo durante il quale senza dubbio Mary-Love sperava che la coppia rompesse il fidanzamento), la madre gli avrebbe costruito una bella casa accanto alla propria.

Se poi i suoi desideri si fossero avverati, e la signorina Elinor se ne fosse tornata da dove era venuta, Mary-Love si sarebbe tenuta il figlio celibe, con l’unico problema di decidere che farsene della casa. Magari, però – ipotizzavano coloro che amavano fare congetture – sarebbe andata ad abitarci lei stessa.

Nessuno seppe mai cosa pensasse la signorina Elinor dell’accordo. Non si lamentò, anche se passò il Natale, arrivò il nuovo anno e non era ancora stato fatto nulla. Non c’era alcun progetto da esaminare, né un palo conficcato a terra o una licenza edilizia da affiggere a quel palo inesistente. Niente contratti firmati con un’impresa o recinzioni a delimitare l’area dello scavo nella terra sabbiosa. Mary-Love temporeggiò per tutto l’inverno, e ogni volta che Oscar faceva cenno alla casa lei esclamava: «Oh, Oscar, sarà la piú bella di tutta la città!», e subito dopo accampava una scusa per uscire dalla stanza.

Con la primavera del 1920 tornarono le piogge, ma non furono torrenziali come l’anno prima. La gente era nervosa, e scrutava con diffidenza i fiumi ogni volta che ci passava accanto; il che, considerata la geografia di Perdido, accadeva con una certa frequenza. Diventò un’abitudine chiedere un parere sull’argomento alla signorina Elinor. Dopotutto lei navigava su e giú per il Perdido ogni giorno. Persino il sabato e la domenica, quando non doveva insegnare, prendeva la barchetta per raggiungere la chiesa, con lei al remo e Oscar mollemente seduto a prua, visibilmente soddisfatto.

Se alla lezione domenicale di Scritture qualcuno lo prendeva in giro perché lasciava che fosse la fidanzata a fare tutta la fatica, lui rispondeva: «Buon Dio, e secondo te io



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